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21Feb2012
L’affannosa corsa all’acquisizione di “status symbols” e di emblemi di benessere non è anch’essa, infatti, espressione di un senso di insicurezza, di malessere e di universale impotenza che spinge a cercare una rivalsa, punti di appoggio, compensazioni nel possesso di qualcosa, in nuove sensazioni, in una rivincita sul prossimo ricercata sul terreno dell’emulazione nella conquista di feticci? Su una società umana densa di fasce crescenti di “disadattati”, bisognosa di nuovi punti ideali di ancoraggio, esacerbata da disparità che oggi assai meno che nel passato appaiono tollerabili, viene sempre più stringendosi la morsa di un deterioramento ambientale che moltiplica le ragioni di alienazione ed aggressività. L’umanità appare così sempre più sospinta verso condizioni destinate ad accrescere vertiginosamente la probabilità di un suo tracollo confusionale.
(Leo Solari, 1974)